Con il nome di
guerra sertoriana si intende una serie di campagne militari intraprese contro il generale mariano
Quinto Sertorio che resisteva in
Spagna con alcune legioni fedeli a
Caio Mario, dai generali
Metello Pio e
Pompeo Magno, il grande nemico di
Giulio Cesare, che ebbe qui la prima impresa militare degna di nota. La campagna fu però dura, e, anzi, Pompeo e Metello vennero ripetutamente sconfitti da Sertorio, e riuscirono a sconfiggere i mariani solo dopo il suo assassinio commesso dall'incapace generale Marco Peperna, che venne, quindi, definitivamente sconfitto da Pompeo nel 72. La guerra, inoltre, diede a Pompeo una specie di lezione di strategia, che il condottiero imparò per le successive campagne. La guerra è un ulteriore espressione dello sconquasso che regnava in quei tempi nella Repubblica, ormai una specie di corpo che rimaneva in vita a stento. Ormai la fine della Repubblica era vicina, e Pompeo sarebbe stato uno dei principali protagonisti. Le sue imprese nella guerra, peraltro non brillanti, aiutano a definire un'era.