Il
dialetto vercellese (
verslèis) è una variante locale della
lingua piemontese. Per ragioni geografiche ha avuto contatti con il
lombardo occidentale. Ha sempre costituito una transizione tra piemontese e lombardo, ma fin da quando la Signoria di Vercelli è stata donata al Ducato di Savoia l'influenza piemontese ha prevalso su quella lombarda, ed in particolar modo la classe alta vercellese si era fatta portatrice di tratti occidentali provenienti dalla
capitale, creando una
variazione diastratica tra il parlare della classe alta e quello della classe bassa. Non tutte le torinesizzazioni sono state recepite e il dialetto vercellese è ancora a tutti gli effetti piemontese
orientale. I più recenti studi sui
Sermoni Subalpini affermano che questo importante documento in volgare medievale fosse stato redatto proprio a Vercelli, e questo dimostra che il vercellese, al netto delle influenze lombarde, appartenesse ai dialetti gallo-italici più occidentali fin dalle origini, o quanto meno non fosse affatto un dialetto di ceppo milanese. Il
dialetto della vicina Novara sebbene dovesse essere originariamente affine al vercellese, è rimasto per molto più tempo in orbita milanese e porta tuttora palesi tratti lombardi. Il dialetto vercellese è in tutto simile al
biellese, con la sola differenza che a Biella c'è transizione tra forme di pianura, più moderne e identiche al vercellese, e forme prealpine, più arcaiche e simili al
valsesiano.