Biografia
Della sua vita e del suo pensiero sappiamo quanto ci ha tramandato il
dossografo Diogene Laerzio.
Timone, orfano in giovane età, si dedicò alla recitazione, distinguendosi come coreuta e, in seguito, come
mimo , finché, giunto a Megara, intorno al
300 a.C. conobbe Stilpone, di cui divenne allievo.
Tornato a Fliunte, «costretto dalle necessità di procurarsi i mezzi per vivere migrò nell'Ellesponto e nella Propontide. A Calcedonia, esercitando la professione di sofista, suscitò sempre più vasta ammirazione e di lì, dopo essersi arricchito, se ne venne ad Atene, dove visse sino alla morte, eccetto un breve periodo che trascorse a Tebe» . In questo periodo la sua reputazione gli valse, inoltre, l'ammirazione di
Antigono Gonata e
Tolomeo II Filadelfo.
Sembrerebbe, in effetti, dalle notizie diogeniane, che Timone abbia avuto contatti con i poeti di corte di quest'ultimo sovrano, in quanto avrebbe collaborato, tra gli altri, con
Alessandro Etolo Timone - tra l'altro allievo anche di
Pirrone, conosciuto nel 295 circa - non ebbe discepoli famosi, ma il suo pensiero scettico, attraverso Arcesilao di Pitane, attrasse i filosofi dell'Accademia platonica.