La
Tabula dealbata era letteralmente una tavola scritta dal
pontifex maximus durante il periodo che questa carica aveva il controllo sul
diritto romano. Veniva esposta nell'atrio della sua abitazione alla fine di ogni anno (di qui il nome di
annales, con cui si indica la serie di anni corredati dai fatti) e su di essa venivano riportati i nomi dei magistrati scelti (i cosiddetti
eponimi), che rimanevano in carica un anno ma potevano essere rinominati. Venivano anche riportati tutti gli avvenimenti dell'anno trascorso e per questo assunsero un'importanza storica notevole. È però da ricordare che la narrazione di molti avvenimenti non assicura la veridicità storica. Tutti i fatti venivano descritti sotto un'ottica aristocratica.
Mucio Scevola (altro
pontifex maximus) nel
130 a.C. circa li riordinò e li raccolse in 80 libri, detti
Annales maximi.