Fu il massimo esponente del
positivismo italiano. Considerato come il più sistematico dei positivisti italiani, riprese nelle sue opere, almeno in parte, le idee di
Auguste Comte e costruì un sistema che corrispondeva alle idee del
positivismo europeo, senza però - secondo i critici - suffragarle con autentica cultura scientifica. Inizialmente
sacerdote e
teologo cattolico, si allontanò dalla religione e abbandonò l'abito talare, divenendo
ateo e
positivista, e subendo la
scomunica. Insegnante di
storia della filosofia per 28 anni all'
Università di Padova, contribuì anche alla diffusione dell'
evoluzionismo di
Darwin nella scuola italiana (nonché
quello antropologico), alla nascente psicologia moderna e alla nuova pedagogia. Morì
suicida all'età di 92 anni, dopo un lungo periodo di declino fisico.