Nel 302 o 301 a.C., poco dopo avere giustiziato suo padre,
Mitridate di Cio, il
diadoco Antigono divenne diffidente verso suo figlio che aveva ereditato il dominio familiare di
Cio e venne così motivato ad escogitare un piano orientato a uccidere il ragazzo. Questi ricevette in modo tempestivo da
Demetrio Poliorcete la notizia riguardo alle intenzioni di Antigono, e fuggì via con alcuni seguaci in
Paflagonia, dove occupò una fortezza inespugnabile, chiamata Cimiata. Raggiunto da numerosi corpi di truppe provenienti da zone diverse, gradualmente estese i suoi domini nel Ponto creando le premesse per la nascita di un nuovo regno, che si può presumere sia sorto verso il 281 a.C. circa, quando Mitridate assunse il titolo di
basileus (re). Nello stesso anno, lo troviamo a concludere un'alleanza con la città di
Eraclea Pontica, in
Bitinia, per proteggersi contro
Seleuco. Nel periodo successivo Mitridate chiede aiuto ai
Galati (che più tardi si sistemeranno in Asia Minore) per rovesciare una forza speditagli contro da
Tolomeo, re d'
Egitto. Questi sono gli eventi documentati del suo regno, durato 36 anni, al quale successe il figlio
Ariobarzane. Sembra che Mitridate Ctiste sia stato sepolto in una tomba reale nei pressi della capitale del regno,
Amasia. Vicino a lui sarebbero sepolti tutti i re del Ponto fino alla caduta di
Sinope nel 183 a.C.