Lorenzo divenne, insieme al fratello minore
Giuliano, signore
de facto di Firenze dopo la morte del padre
Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle città sottoposte a Firenze (celebri i casi di
Prato e
Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifestò il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di
Sisto IV, in nome dell'equilibrio della
Lega Italica del 1454.