Coltivò da giovane le discipline naturalistiche, ma per le intolleranze religiose che agitavano all'epoca il suo paese, si trasferì in Italia, dove studiò medicina all'
Università di Perugia. Processato per il ferimento di uno speziale (che peraltro morì in seguito alle ferite), venne liberato anche grazie all'intervento di
Federico Cesi, che lo accolse a Roma in casa propria, e con il quale concorse nella fondazione dell'
Accademia dei Lincei.