Dopo aver sostituito
Annibale Magone al comando delle truppe cartaginesi nella terza campagna siciliana, nel
406 a.C. conquistò
Agrigento e nel
405 a.C. Gela e
Camarina, costringendo
Dionisio I, tiranno di
Siracusa, alla pace dopo aver assediato Siracusa. Nel
396 a.C. ritornò in Sicilia (quarta campagna siciliana di Cartagine) dopo che Dionisio I aveva riaperto le ostilità nel
397 a.C. Dopo aver riconquistato le città di
Erice e
Mozia, distrutta dai Greci l'anno precedente, marciò lungo la costa settentrionale siciliana, espugnò
Messina e avanzò verso Siracusa, che pose in assedio. Una pestilenza e un contrattacco di Dionisio I lo costrinsero ad abbandonare l'assedio e tornare a Cartagine con i superstiti. Tornato in patria, si uccise per la vergogna della sconfitta.