Siriano di origine, Eliogabalo era, per
diritto ereditario, l'alto sacerdote del dio sole di
Emesa, sua città d'origine. Il nome "Eliogabalo" deriva infatti da due parole siriache,
El ("dio") e
gabal (concetto associabile a "montagna"), e significa "il dio [che si manifesta in una] montagna", chiaro riferimento alla divinità solare di cui era sacerdote, rappresentata da un
betilo (una pietra sacra); non fu mai usato da Avito Bassiano, né dai suoi contemporanei, ma è attestato solo a partire da una fonte del
IV secolo. Col sostegno della madre,
Giulia Soemia, e della nonna materna,
Giulia Mesa, fu acclamato imperatore dalle truppe orientali, in opposizione all'imperatore
Macrino, all'età di quattordici anni.