Egli riuscì, salendo al potere, ad abbattere la
democrazia che si era instaurata in
Siracusa nel
465 a.C., anno della morte di
Trasibulo, l'ultimo tiranno della dinastia dei
Dinomenidi. La scelta politica di Dionisio perseguiva quella di
Gelone, vissuto un'ottantina d'anni prima; per tanto, non sorprende che per lui sia stato «il riso della Sicilia». Si racconta che
Publio Scipione l'Africano, quando gli furono chiesti i nomi degli uomini più abili e più intelligentemente coraggiosi, abbia risposto «I siciliani
Agatocle e Dionisio».