Soprannominato
Bell'Antonio e
Fidanzato d'Italia in virtù della grande popolarità di cui godeva presso il pubblico femminile, legò il suo nome principalmente alla
Juventus, squadra in cui militò durante circa un quindicennio a cavallo degli
anni settanta e
ottanta, diventando uno degli uomini-simbolo al punto di essere nominato
capitano dal
1988 al
1989. Ritenuto uno dei primi terzini moderni, nonché uno dei maggiori interpreti al mondo, Cabrini formò, assieme al portiere
Dino Zoff, lo stopper
Claudio Gentile e il libero
Gaetano Scirea, tutti e tre compagni di squadra e nazionale, una delle migliori linee difensive della storia dello sport.